Nuovi laboratori dall’anno accademico 2024/2025

Tra i laboratori della nostra ampia offerta formativa ricordiamo l’apertura, la riapertura o il cambio di assetto per il prossimo anno accademico dei seguenti, con i codici di esame relativi:

804001774 LABORATORIO MILLA DI SCRITTURE LETTERARIE PER LE SCENE DELLO SPETTACOLO

NARDI FLORINDA  6 cfu e 30 ore
804002888 ROMA MEDIEVALE

DEL TREDICI FEDERICO  3 cfu e 15 ore

3 cfu e 15 ore in F – M-STO/01 I
804002925 LABORATORIO LESSICO NELLA MODERNITA’

D’ANTUONO GIUSEPPINA  3 cfu e 15 ore

3 cfu e 15 ore in F – I
804002855 LABORATORIO DI LETTURA E SCRITTURA

PIERANGELI FABIO 2024/2025 3 cfu e 15 ore

 

3 cfu e 15 ore in F – L-FIL-LET/10 I
804002856 LABORATORIO DI LETTURA E SCRITTURA

PIERANGELI FABIO  6 cfu e 30 ore

6 cfu e 30 ore in F – L-FIL-LET/10 I
804002777 LABORATORIO DIGITALE DI LESSICOGRAFIA E PAPIROLOGIA

FALIVENE MARIA ROSARIA  3 cfu e 15 ore

3 cfu e 15 ore in F – I
804001590 LABORATORIO DI GRECO

LUCIANI CRISTIANO  6 cfu e 30 ore

6 cfu e 30 ore in F – I
804001977 LABORATORIO INTEGRATO DI DRAMMATURGIA ANTICA

PACE CRISTINA  6 cfu e 30 ore

6 cfu e 30 ore in F – I
804001589 LABORATORIO DI LATINO

NOCENTINI SILVIA  6 cfu e 60 ore

6 cfu e 60 ore in F – I
804001916 LABORATORIO DIGITALIZZAZIONE LIBRI

SILVI DANIELE  3 cfu e 15 ore

3 cfu e 15 ore in F – I
804002068 LABORATORIO DI FILOSOFIA E TEATRO in Filosofia

L-5 NESSUNA CANALIZZAZIONE QUINTILI PAOLO, VONA FABRIZIO, MAZZONE SERENA AMALIA  6 cfu e 30 ore

6 cfu e 30 ore in F – I
 

 

 

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Progetto di Studio in carcere

 

Carcere. Pronta la nuova aula digitalizzata per i detenuti di Rebibbia Nuovo Complesso

Ha avuto luogo nei giorni scorsi il sopralluogo presso la Casa circondariale Rebibbia nuovo complesso “Raffaele Cinotti”, nell’aula “Tor Vergata”, per constatare la realizzazione del progetto “Digitalizzazione in carcere” finanziato con un contributo regionale di 40 mila euro e approvato con la dgr 794/2021. Il progetto è stato portato a termine grazie alla sinergia tra l’assessore regionale al Personale, polizia locale, sicurezza urbana ed enti locali, Luisa Regimenti, il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Lazio, professor Stefano Anastasìa,  la professoressa Marina Formica, Delegata per la formazione universitaria negli istituti penitenziari dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, e il direttore regionale Ferdinando Luigi Nazzaro. Presenti il Magnifico Rettore prof Nathan Levialdi Ghiron, il prorettore vicario prof Carlo Nucci, la direttrice della Casa circondariale Rebibbia nuovo complesso “Raffaele Cinotti”, Rosella Santoro.

Così ha commentato il Rettore Levialdi Ghiron: “Sbocco di un impegno ultradecennale che il mio Ateneo sta portando avanti con caparbietà e passione, il nuovo progetto “Digitalizzazione in carcere” consentirà ai detenuti iscritti a “Tor Vergata” di migliorare la loro preparazione agli esami seguendo le lezioni a distanza, colloquiando con i docenti che non possono recarsi a Rebibbia, ricorrendo a banche dati e a strumenti telematici preventivamente individuati per migliorare la preparazione delle loro tesi di laurea. La tecnologia a servizio degli studenti dunque, e non viceversa”.

I professori e le professoresse e i tutor e le tutor impegnati nel progetto più ampio “Università in carcere” nato a Roma Tor Vergata nel 2006 continuano comunque a frequentare il carcere per meglio coltivare i rapporti personali con gli studenti. 

“Digitalizzazione in carcere” è un progetto finanziato dalla Regione Lazio nell’ambito del piano di rieducazione dei detenuti nel rispetto di quello che prevede l’art 27 della Costituzione, ovvero che la pena debba tendere alla rieducazione del detenuto con lo scopo di favorire il reinserimento nella società. E che avviene, come in questo caso, con il concorso di altre istituzioni come l’Università.

Per il Garante Anastasìa, “La digitalizzazione dell’aula dell’Università di Roma Tor Vergata nella casa circondariale di Rebibbia è una tappa dell’ultradecennale impegno di questa Università in carcere e della collaborazione con l’ufficio del Garante regionale dei detenuti, ma è anche il modo più intelligente di fare tesoro della terribile esperienza della pandemia: non rimuovere, ma impararne la lezione, mettendo a frutto tutte le sperimentazioni di necessità che sono state seguite. La digitalizzazione dà grandi possibilità nello studio, non solo universitario, in carcere. Per questo, anni fa, d’intesa con il Consiglio regionale abbiamo voluto indirizzare in questo settore parte delle risorse messe a disposizione dalla legge regionale per i diritti dei detenuti. Oggi ne vediamo i frutti”. 

“Digitalizzazione in Carcere” contribuisce infatti a rendere concreto il diritto allo studio, ponendo i detenuti nelle condizioni di seguire con maggiore facilità le attività didattiche a distanza, favorendone lo studio, l’incontro telematico con i propri docenti e la preparazione delle tesi di laurea, usufruendo, con tutte le cautele e le autorizzazioni del caso, di una serie di strumenti telematici, come banche dati, archivi, ecc.  Questo approccio telematico nasce dall’esperienza messa in atto durante la pandemia del COVID che ha dato il via alla digitalizzazione. Gli studenti detenuti iscritti a Roma Tor Vergata possono seguire corsi di laurea afferenti alle facoltà di Lettere e Filosofia, di Giurisprudenza e di Economia.

Per la professoressa Marina Formica si tratta di un grande traguardo: “Con gli strumenti da oggi a disposizione, docenti e tutor potranno accedere alla piattaforma Microsoft TEAMS e utilizzarla per seminari, incontri, ricevimento on line. Nulla si sarebbe realizzato però senza il sostegno dell’Amministrazione penitenziaria e della sua Direttrice, dottoressa Rosella Santoro, nonché dell’ufficio IT del carcere. In stretta relazione con il nostro Ufficio tecnico sono state allestite ben nove nuove postazioni”. “Questa realizzazione – afferma la prof Formica – rappresenta l’ultimo importante traguardo raggiunto nel percorso di lavoro e ricerca che lega l’Università di Roma Tor Vergata al carcere di Rebibbia dal 2006 per la formazione dei detenuti e delle detenute. Essa permetterà altresì la realizzazione di ulteriori innovativi risultati come la produzione di podcast. Di fatti, con il suo team di ricerca, la prof.ssa Cristina Pace, docente di Drammaturgia antica a Tor Vergata, ha già realizzato con i reclusi un podcast intitolato “L’Iliade: anche gli eroi piangono” e presentato a giugno 2023 nel teatro del carcere”.

Consentitemi inoltre – ha tenuto a precisare la prof Formica – di ringraziare la dottoressa Cristina Gobbi, la professoressa Cristina Pace e la professoressa Marta Mengozzi, docenti a “Tor Vergata”, nonché lo staff dei tecnici informatici del Centro di calcolo dell’Ateneo, i signori Daniele Fuligni, Fabrizio Mazzi, Marco Orazi e la referente amministrativa per il progetto “Università in Carcere” dottoressa Iolanda Anzivino e la segretaria amministrativa del dipartimento di Storia, patrimonio culturale, formazione e società dottoressa Carolina Piccoli. È grazie a loro e ai loro collaboratori che il nostro percorso progettuale si è potuto arricchire di questo nuovo, importante tassello”.  “Importante, nella nostra costante collaborazione, il coinvolgimento delle funzionarie giuridiche pedagogiche del carcere, dott.sse Rossana Scotucci e Pina Boi, e della dott.ssa Serena Cataldo, assegnista di ricerca progetto Technopole PNRR: anche a loro va un profondo sentimento di riconoscenza”.

Da segnalare infine l’accordo tra Garante dei Detenuti e l’università di Roma Tor Vergata per l’apertura di sportelli per i diritti delle persone detenute nelle carceri di Velletri e di Rebibbiaa cui i detenuti potranno far riferimento per esporre difficoltà e disagi agli operatori dell’Ateneo. Inoltre, a giorni verrà ultimato il primo numero di una nuova rivista, in collaborazione con l’editore Castelvecchi, dove studenti e studentesse esterni e studenti detenuti rifletteranno su alcuni problemi del nostro tempo.

Domande frequenti

Nell’ultimo incontro di Orientamento del febbraio 2023 sono emerse alcune questioni che riteniamo utili riportare qui, nella forma diretta del dialogo tra aspiranti matricole e tutor universitario (ovvero studenti della magistrale):

 

 

  1. Serve il Latino?

Vengo da un istituto dove non si fa latino, l’ho fatto male, ho poche conoscenze, non mi sento pronto/a, mi spaventa. L’esame di Letteratura latina è obbligatorio e per sostenerlo bisogna avere un buon livello di lingua. Gli studenti seguono con molto profitto il laboratorio di latino che prepara al test e all’esame, diviso per livelli. Si parte anche da zero. Così anche per il greco. Molti studenti provenienti dai professionali hanno superato brillantemente e soprattutto con soddisfazione umana e culturale il test e l’esame.

  1. Ci sono laboratori di scrittura?

Molti studenti vorrebbero iscriversi a Lettere per migliorare le proprie capacità di scrittura, tanto in ambito artistico quanto in ambito editoriale/giornalistico.  Esistono due laboratori di scrittura (prof. Pierangeli, prof Caratoni) e un laboratorio per la stesura delle tesi di laurea che vengno incontro a questo desiderio. Diversi professori usano test o tesine scritte come parte dell’esame.

  1. Si studiano altre lingue a Lettere?

C’è un generale interesse per le lingue e le letterature straniere. Obbligatorio il test di una lingua a scelta. Tra gli esami liberi e nel riquadro delle affini (42 CFU) lo studente può scegliere altri esami di lingue e letterature straniere.

  1. Qual’è il programma di Lettere Moderne?

La maggior parte degli studenti sono interessati al curriculum in Lettere Moderne ma non hanno un’idea chiara di cosa si studi effettivamente. Per molti il termine “filologia” è alieno, per altri gli insegnamenti si articolano di autore in autore (in maniera simile a quanto avviene negli istituti scolastici).  Consultate qui o nel sito della segreteria i Manifesti degli studi. Per Lettere moderne alcuni sono esami di materie già conosciute con approfondimenti di vario tipo, in modo verticale e monografico. E materie nuove o in parte nuove come l’antropologia, la psicologia, la storia della lingua, la glottologia e la filologia.  Riportiamo la definizione della Enciclopedia Treccani: filologìa s. f. [dal lat. philologĭa, gr. ϕιλολογία, comp. di ϕιλο- «filo-» e λόγος «discorso»; propr. «amore dello studio, della dottrina»]. – 1. Insieme di discipline intese alla ricostruzione di documenti letterarî e alla loro corretta interpretazione e comprensione, sia come interesse limitato al fatto letterario e linguistico, sia con lo scopo di allargare e approfondire, attraverso i testi e i documenti, la conoscenza di una civiltà e di una cultura di cui essi sono testimoni: fclassicafromanzafgermanicafslavafsemitica, ecc., secondo che oggetto dello studio sia la letteratura e la civiltà del mondo classico, le lingue e le letterature neolatine, quelle dei popoli germanici, ecc.; ftestuale, quella rivolta soprattutto alla ricostruzione critica dei testi. 2. Insieme dei filologi e degli studî filologici appartenenti a un particolare periodo, a un determinato ambiente culturale, ecc.: la fdel Rinascimentodell’Ottocentofalessandrinaitalianatedesca, ecc. 3. Per estens., in ogni ricerca, l’interpretazione di fatti (o di personaggi, ecc.) basata sull’esame di testi e documenti o su notizie storiche; per la partic. accezione nella critica delle arti figurative, v. filologico.  Per la storia della lingua: https://www.treccani.it/enciclopedia/storia-della-lingua_%28Enciclopedia-dell%27Italiano%29/ e per Glottologia (o Linguistica):  https://www.treccani.it/vocabolario/linguistica/

  1. Come si raggiungere la facoltà di Lettere? Quali sono i mezzi?

C’è una generale tendenza a ritenere la sede ubicata al di fuori del mondo, lontana dai mezzi di trasporto e dalla civiltà. Stazioni metro e/o treno come Anagnina o Tiburtina non sono minimamente prese in considerazione.   La sede del corso di Laurea presenta un ampio parcheggio per le auto, si raggiunge sia con la metro A, capolinea Anagnia e il bus-navetta 20 che si ferma sono nelle facoltà e la metro C, fermata di Torre Angela e ugualmente poche fermate del 20.

 

  1. Quali sono gli sbocchi lavorativi? Come faccio a diventare prof./essa di Latino, Lettere, Greco, Storia, etc.? Come faccio a lavorare nell’Editoria?

Le norme per l’insegnamento sono variate. Consultate il sito del ministero. Una volta stabilite definitivamente le inseriamo nel minisito. Il corso di laurea offre una base validissima per le magistrali che si volgono al campo dell’editoria, dei beni culturali, delle biblioteche. Il laureato in lettere viene anche richiesto in ambito pubblicitario, delle risorse umane, della comunicazione social.

  1. Cos’è un Piano di Studi? Quando va fatto?

Per un gran numero di studenti il percorso universitario è lineare e cadenzato anno per anno, escludendo del tutto la libertà di frequenza/preparazione e la possibilità di inserire corsi nel PdS.

  1. Quando c’è il test di valutazione? È vincolante? Esistono debiti formativi?

Leggete le istruzioni su questo sito. Il test è valutativo e non vincolante. Più che debiti formativi lo studente che dovesse avere qualche lacuna sarà indirizzato a corsi di sostegno o ad integrare lo studio di alcune materie.

 

 

Incontri rappresentanti degli studenti Corso di laurea in lettere, programmazione assemblee studenti-docenti

Si svolgono regolarmente incontri con le rappresentnze studentesche in occasione dell’inizio dell’anno accademico, settembre-ottobre, della ripresa del semestre, febbraio e alla conclusione dei corsi, maggio-giugno. Le date saranno tempestivamente comunicate sul sito, come negli scorsi anni. Restano in carica come rappresentanti al Consiglio di Corso di Studio gli studenti Lorenzo Camilloni, lorenzocamilloni@gmail.com; Sabrina Viola,  sabrav91@gmail.com; Francesco Minichini, francesco.minichini2003@gmail.com. Per ogni richiesta potete scrivere a loro o direttamente al coordinatore.